Tuesday, April 07, 2009

Preghiera per l'Abruzzo, Italia. Aprile 2009

Pochi minuti di riflessione su un'altra tragedia che ci zittisce, ci fa guardare gli schermi come in trance, ci fa ascoltare la radio con il pianto nel cuore. Una parte dell'Italia è in ginocchio e tutti noi siamo in ginocchio con loro, e per loro. Fiumi di parole (le mie tra le altre) saranno scritti che mai eguaglieranno i fiumi di lacrime che tantissima gente versa e dovrà versare. Si sentono testimonianze incredibili di dolore, eroismo, paura, coraggio, forza, tenerezza.

La nostra impotenza esplode in tutta la sua nudità, guardando le fotografie vedo un enorme timore negli occhi della gente che mai e poi mai riuscirà più ad essere quella di due giorni fa. Sono sempre gli occhi quelli che cerco perchè non mentono, a volte una bocca sconvolta da un urlo o sfigurata da una smorfia mi fa deviare ma gli occhi alla fine mi raccontano tutto, mi raccontano il momento. Incredulo anche mio figlio di dieci anni che ieri dopo averne parlato si è trovato accanto a me a guardare il telegiornale ed ha capito solo allora l'ampiezza e la crudezza di quanto era successo.

Io non credo ma la preghiera è un qualcosa che mi aiuta, una preghiera che per me non è una filastrocca imparata da bambino, un testo imposto ma semplicemente un momento di riflessione, una pausa, queste poche righe. Per capire. Se mi leggete per favore pregate, come volete.

No comments: